Nuova legge sulle avvertenze
Una nuova legge del governo tedesco mira a proteggere le aziende da avvertimenti dubbi da parte di "squadre di avvertimento" e quindi anche a prevenire la creazione di società fasulle fondate solo allo scopo di emettere avvertimenti.
Il Ministro federale della Giustizia, Katarina Barley (SPD), intende approvare una legge per rafforzare la concorrenza leale e porre fine all'abuso delle lettere di diffida. Lo scopo di questa nuova legge è quello di ridurre gli incentivi finanziari per le lettere di diffida e di rafforzare i diritti dei diffidati.
In passato si sono verificati molti casi di diffide emesse da cosiddetti "avvocati diffidanti" o "associazioni" il cui modello di business si concentrava esclusivamente sull'emissione di diffide alle aziende, senza che l'obiettivo reale fosse quello di prevenire la concorrenza sleale (UWG). Si trattava semplicemente dell'intenzione di arricchirsi attraverso diffide di massa, tanto che, ad esempio, venivano fondate "società fittizie" per poter emettere diffide ai concorrenti. Un approccio del genere danneggia la concorrenza e deve quindi essere fermato.
La proposta presentata mira a limitare a 1.000 euro l'importo della controversia e le sanzioni per le infrazioni non significative, nonché a spostare il foro competente al luogo in cui si trova la persona ammonita, conformemente al Codice di procedura civile.
L'intenzione del Ministero è quella di separare le associazioni di categoria da quelle affidabili e seriamente interessate a rappresentare i diritti dei propri membri. A tal fine è previsto un elenco qualificato, che deve avere almeno 75 membri ed essere iscritto al registro delle associazioni da almeno un anno. Inoltre, non possono essere versate somme di denaro elevate ai membri.
Il controllo è affidato all'Ufficio federale di giustizia, che dipende dal Ministero della Giustizia.
Per quanto riguarda il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), molti gestori di siti web temono costosi avvertimenti dovuti a piccole negligenze, che ora la bozza impedisce. Le piccole imprese e i lavoratori autonomi in particolare dovrebbero essere soddisfatti se non adempiono ai loro obblighi di informazione.
Le avvertenze devono essere emesse solo per motivi validi!
A. Navidy